Richiesta di rinvio a giudizio per l'ex Dirigente Foschi

Nei giorni scorsi la Procura della Repubblica di Forlì ha richiesto il rinvio a giudizio per l’Arch. Vittorio Foschi (fino a maggio 2016 Dirigente allo sviluppo del territorio del Comune di Cesenatico) e per il tecnico Alessandro Franchi.
Le indagini riguardano presunti abusi edilizi relativi allo stabilimento balneare “Beach Da Vinci”.
Il Comune, la Regione e il Ministero dell’ambiente sono state indicate come parti lese.
Certamente non è questa la sede per chiarire se e come tali abusi siano stati commessi, tuttavia tra i capi di imputazione ne spicca uno che - se dovesse essere verificato - rappresenterebbe un precedente grave, anzi gravissimo.
L’ex dirigente si legge, avrebbe indotto in errore il Consiglio Comunale di Cesenatico presentando relazioni tecniche false, relativamente alle delibere n.54/2014 e n° 20/2015.
Stiamo parlando della variante al Piano Strutturale Comunale che ha modificato il limite del territorio urbanizzato ricomprendendo in questo anche tutti gli stabilimenti balneari, escludendoli così dai vincoli paesaggistici.
Vista la gravità delle imputazioni e le possibili ripercussioni che il Comune di Cesenatico potrebbe avere, intendiamo costituirci parte civile per tutelare il Comune da richieste danni e per tutelare anche il Consiglio comunale; nei prossimi giorni valuteremo il da farsi con i legali.
Sulla variante al c.d territorio urbanizzato si è detto e scritto molto in passato, nel 2014 il gruppo consiliare del PD denunciò con forza l’irregolarità di quella delibera, presentati anche una memoria in consiglio comunale in cui spiegavo che un atto del genere avrebbe provocato contenziosi per il comune e per gli imprenditori. Oggi a 3 anni di distanza sappiamo che anche la Procura della Repubblica ha definito illegittime quelle delibere. All’epoca dei fatti come consiglieri comunali del PD fummo derisi, attaccati e intimiditi dalla maggioranza e non solo. In quella sede oltre al PD, votarono contro Gasperini (PRI), Papperini (M5S) e si astenne Cangini (PDL).
In questi giorni ho avuto modo di rileggere i dibattiti di quel consiglio comunale e rileggendo le parole dell’allora Sindaco e di numerosi consiglieri di maggioranza si evince chiaramente che quella scelta era soprattutto una scelta politica e non solo quindi una proposta dell’allora dirigente.
Anche su questa vicenda sarà la magistratura ad esprimersi, a fine ottobre sapremo se il GIP rinvierà a giudizio gli indagati. Quello che rimane oggi è la consapevolezza che la gestione urbanistica del tandem Buda e Foschi della maggioranza PDL-LEGA-UDC- ha prodotto e sta producendo un enorme contenzioso: atti illegittimi, danni per il Comune, per i cittadini e per gli imprenditori.
In attesa del lavoro della magistratura in Comune stiamo lavorando per voltare pagina e per una gestione dell’urbanistica e dell’edilizia che garantisca legalità, trasparenza e uguaglianza.