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Pronta la variante normativa al P.R.G.
Il prossimo 15 dicembre andrà in Consiglio comunale per l’adozione. Si tratta del secondo passaggio del percorso tracciato a settembre. Il Sindaco annuncia, per il 2018, altri interventi per sbloccare il comparto alberghiero
11 Dic 2017 /

Prosegue il percorso tracciato lo scorso 20 settembre dall’Amministrazione comunale con l’approvazione del 1° atto di indirizzo in materia di urbanistica e sviluppo del territorio.
Dopo l’annullamento in autotutela del RUE e l’approvazione dell’atto di indirizzo politico, in vista dell’approvazione della nuova legge urbanistica regionale, la Giunta comunale proporrà al Consiglio Comunale l’adozione di una variante al P.R.G. ’98 propedeutica all’adeguamento delle norme alle sopravvenute disposizioni regionali in materia edilizia.
Il prossimo 15 dicembre il Consiglio comunale sarà chiamato a discutere una variante al P.R.G. ai sensi dell’art.15 della L.R. 47/1978. Si tratta di una variante di carattere normativo, utile ad adeguare il P.R.G. vigente alle leggi regionali che si sono stratificate negli anni e al recepimento di norme generali o l’inserimento di vincoli preordinati alla realizzazione di opere pubbliche non previste dal piano regolatore.
I principali temi al centro della variante saranno:

Recepimento delle nuove definizioni tecniche uniformi (D.T.U.)

Il recepimento delle definizioni tecniche uniformi (D.T.U.) e dei parametri urbanistici ed edilizi stabiliti dalla D.A.L. 279/2010 come modificati con successiva D.G.R. 922/2017. Si tratta delle modalità di calcolo dei parametri urbanistici ed edilizi, uniformati a livello regionale e che quindi, vanno uniformati in tutti i Comuni con apposita delibera del Consiglio comunale. I Comuni erano chiamati ad adempiere già entro il 28.1.2014, adottando i coefficienti correttivi per assicurare l’equivalenza delle previsioni del piano regolatore, evitando così di danneggiare le previsioni già autorizzate. Ad oggi il Comune era solamente dotato di una direttiva dirigenziale, incompleta e non rispettosa della norma regionale che invece disponeva che fosse il Consiglio comunale a farlo.

Norme che incentivano il recupero ai fini abitativi dei sottotetti esistenti

Il recupero ai fini abitativi dei sottotetti con l’obiettivo di ridurre il consumo di nuovo territorio è un principio che da anni la Regione sta perseguendo ed è un punto del programma dell’amministrazione. In quest’ottica l’amministrazione prevede di incentivare il recupero dei sottotetti esistenti in edifici che abbiano almeno il 25% di superficie destinata a residenza e accatastati prima del 31.12.2013 prevedendo una riduzione dal 60 al 70% della quota di verde pubblico da monetizzare.
Modifica del rapporto di copertura delle zone B1 a mare della ferrovia

Nell’ottica di incentivare la rigenerazione e la riqualificazione degli edifici residenziali si prevede di aumentare dall’attuale 0,30 allo 0,35 il rapporto di copertura, riallineandolo con la zona a monte della ferrovia. Tale proposta è stata fatta dopo aver calcolato un nuovo parametro di permeabilità al fine di garantire l’invarianza degli indici.

Adeguamento della disciplina nelle zone agricole

Due le novità principali per quanto riguarda le zone agricole: il recepimento delle norme regionali che disciplinano l’insediamento degli agriturismi, prima non presente nel piano regolatore e una modifica sulla disciplina delle c.d. case sparse.
Pur nella piena consapevolezza che le zone agricole dovranno essere oggetto di uno studio approfondito all’interno della nuova pianificazione, nel frattempo si è valutato di inserire due modifiche: la possibilità di demolire e ricostruire nei casi in cui l’edificio si trovi ad essere all’interno di una fascia di rispetto e possibilità di convertire una parte della superficie accessoria esistente in superficie utile.
Entrambe le disposizioni sono soggette al rispetto del parametro esisten te che impone comunque una superficie complessiva non superiore ai 250 mq.

Adeguamento della disciplina inerente le funzioni turistico-ricettive

Per quanto riguarda il comparto ricettivo si tratta di una prima serie di misure per semplificare le norme e fornire nuove possibilità di intervento consentibili con questo strumento. Tre sono i filoni principali di intervento:

1)    semplificazione e chiarimenti normativi rispetto anche ad incongruenze presenti;
2)    consentire la possibilità di adeguare l’altezza dell’ultimo piano esistente, qualora questi in sede di condoni edilizi siano stati autorizzati a pernottamento e abbiano tuttavia altezza inferiore a quella stabilita dal regolamento edilizio;
3)    consentire l’incremento del pernottamento per riconversione di servizi in eccedenza il rapporto definito dal P.R.G., per le strutture ricettive autorizzate prima dell’entrata in vigore del P.R.G. ’98.

Altri contenuti della variante riguardano modifiche cartografiche in esecuzione a sentenze del TAR o per la realizzazione di un nuovo impianto di sollevamento su richiesta del Consorzio di Bonifica della Romagna in zona Cannucceto.

“Si tratta – commenta il Sindaco Matteo Gozzoli – di un primo importante intervento di adeguamento delle norme che ci consentirà di allineare tutto il sistema normativo in funzione dei nuovi parametri previsti dalla Regione Emilia-Romagna. Prosegue il percorso che avevamo tracciato in consiglio comunale a settembre nell’intento di dare più flessibilità al nostro pacchetto normativo, rimanendo però nei parametri di una variante cosiddetta minore che non può consentire nuove modifiche o incrementi ma che riallinea una serie di parametri. Vorrei ringraziare la Dirigente ing. Simona Savini e tutti i dipendenti del settore urbanistica ed edilizia privata per il prezioso lavoro di controllo e revisione delle norme che hanno prodotto in questi mesi. Appena approvata la nuova legge urbanistica regionale saremo impegnati nella redazione del nuovo Piano Urbanistico Generale; nel frattempo stiamo già studiano misure incentivanti da approvare entro i primi mesi del 2018, al fine di consegnare ai cittadini e agli imprenditori il maggior numero di soluzioni possibili per il recupero e la riqualificazione dell’esistente.
In quest’ottica valuteremo l’approvazione di specifici atti di indirizzo per prevedere misure premiali per gli imprenditori che intendono riqualificare le imprese come per esempio le strutture ricettive e per i cittadini che intendono adeguare le civili abitazioni.”